Impianti Elettrici civili -industriali

giovedì 21 marzo 2013

DUBAI INTRODUCE NERME VINCOLANTI PER EDILIZIA GREEN

Requisiti obbligatori a partire dal 2014 e un programma di formazione sul costruire efficiente rivolto ai costruttori e ai privati 

 dubai apreRicchissimo e densamente popolato, l'emirato arabo di Dubai ha deciso di introdurre una serie di misure vincolanti per quanto riguarda l'edilizia green.
PROGRAMMA FORMATIVO. Il set di norme rientra in un più ampio programma di formazione sull'edilizia efficiente rivolto al settore delle costruzioni e ai privati, lanciato da pochi mesi dal governo locale sotto lo slogan "essere istruiti sui Green Buildings". Attraverso una serie di mostre, convegni e iniziative promozionali, il programma mira a sensibilizzare costruttori, investitori e possibili acquirenti sui vantaggi del costruire efficiente, come sottolinea l'Ing. Abdullah Yusuf, direttore del Dipartimento Costruzioni di Dubai.
dubai dueALCUNI PRODOTTI GREEN DIVENTERANNO OBBLIGATORI. Le nuove leggi, che dovrebbero entrare in vigore non più tardi dell'anno prossimo, coinvolgeranno tutti i progetti di nuove costruzioni all'interno della regione e saranno obbligatorie, diversamente dalla condizione attuale. Oggi, infatti, i requisiti di edilizia verde sono considerati opzionali e interessano solo le strutture private. Tra le norme locali di bioedilizia si sa già che verrà reso obbligatorio l'utilizzo di prodotti ad alta efficienza energetica in tutti gli edifici di Dubai, a partire dall'installazione dei sistemi di scaldacqua solari.
dewaDEWA, EDIFICIO DA RECORD. Intanto, nel mese di febbraio, Dubai ha dimostrato il proprio impegno nelle pratiche di edilizia sostenibile, inaugurando il più grande edificio pubblico a livello mondiale insignito della targa Platinum LEED. Si tratta del nuovo headquarter DEWA, fornitore di acqua ed elettricità di Dubai. Prima edificio verde del settore pubblico negli Emirati Arabi, la nuova sede, realizzata con materiali riciclati, è in grado di ridurre il consumo energetico del 66% ed idrico fino al 48%, grazie a una progettazione che sfrutta luce e vento naturale e tende a riutilizzare le risorse.   

CONDOMINI ITALIANI SPRECONI

n media un condominio italiano consuma 26.000 euro l'anno

condominio responsabilitasolidale26.300 euro, ovvero circa 1.256 euro a famiglia, è la spesa che in media deve sostenere un condominio italiano in un anno a causa degli eccessivi consumi: 27.900 metri cubi di gas e 56.000 kg di CO2 l'anno. E pensare che basterebbe un intervento di riqualificazione energetica in grado di abbattere almeno del 32,5% dei consumi per risparmiare ben 8,3 miliardi di euro.
I dati giungono dalla mappatura energetica di oltre 1.280 condomini in Italia (più precisamente in 37 province del Nord) condotta da Domotecnica - Divisione Condomini e pubblicata oggi da Casa24Plus. L'indagine, svolta a partire dal 2009 ad oggi dalle imprese associate, è frutto di una «Campagna di diagnosi energetica gratuita» portata avanti sul territorio in collaborazione con gli enti locali che hanno aderito al Patto europeo dei sindaci per ridurre le emissioni del 20% e aumentare il risparmio energetico.
L'INDAGINE. Dai dati raccolti è emerso l'identikit del condominio medio italiano: impianto centralizzato alimentato a metano, di medio-piccole dimensioni (circa 21 alloggi), situato nel nord Italia, con una caldaia sovradimensionata. Analizzando i consumi, la ricerca ha messo in luce che, grazie ad un intervento sugli impianti o sulle dispersioni termiche, l'edificio-tipo italiano potrebbe risparmiare fino a 8.328 euro l'anno, quasi 400 euro a famiglia. E la riduzione potrebbe raggiungere anche il 48%-50% nel caso del cambio del combustibile da gasolio a metano, mentre si riduce al 15% ove si utilizza il teleriscaldamento.
Inoltre, dall'analisi è emerso che il 70% dei consumi energetici nel residenziale è dovuto ad usi termici e che il taglio dei costi è più alto quando l'impianto centralizzato provvede anche alla produzione di acqua calda sanitaria. In quest'ultimo caso, infatti, è possibile installare un sistema di pannelli solari termici che integrano l'apporto energetico con adeguati sistemi di accumulo. Spesso, inoltre, il dimensionamento della caldaia viene fatto senza tenere conto delle dispersioni, dell'analisi del fabbisogno e dei picchi di produzione dell'acqua calda sanitaria, generando sprechi evitabili.
LEGAMBIENTE PROPONE I CERTIFICATI BIANCHI. Un'altra proposta per ridurre le bollette dei condomini è stata presentata anche da Legambiente che, in pratica, propone di introdurre una nuova scheda nel sistema dei titoli di efficienza energetica (TEE), basata sui valori derivanti dalla certificazione energetica delle abitazioni prima e dopo l'intervento. Con questa proposta per la riqualificazione energetica di complessi edilizi residenziali con almeno 5 alloggi attraverso l'utilizzo dei titoli di efficienza energetica e delle Esco, Legambiente pensa di poter portare una riduzione media del 50% dei consumi delle abitazioni, certificata dal salto di classe energetica (leggi qui).

http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=14652:il-futuro-dei-trasporti-e-su-qstrade-solariq&catid=25:the-project&Itemid=65www.reteimprese.it/bieffeimpianti