Impianti Elettrici civili -industriali

giovedì 22 marzo 2012

CLASSIFICAZIONE IMPIANTI ELETTRICI DOMESTICI


Nel mese di settembre è entrata in vigore la nuova variante alla norma CEI 64-8, norma di riferimento per gli impianti elettrici.

La variante alla norma CEI 64-8 adotta una classificazione degli impianti elettrici in tre livelli, con regole da applicarsi agli impianti di unità immobiliari a uso residenziale.

Questa classificazione descrive ciò che gli utenti potranno scegliere nel momento in cui, rivolgendosi a un installatore di impianti elettrici, decidano di installare un nuovo impianto oppure di rinnovarlo.

L’utente finale potrà d’ora in poi chiedere all’installatore che la realizzazione dell’impianto elettrico sia di livello 1, 2 o 3, dove il livello 1 individua la configurazione minima che dovrà avere un impianto perché possa essere considerato a norma. I livelli superiori 2 e 3 aumentano le prestazioni dell’impianto e quindi la sua fruibilità che si adegua alle necessità degli utenti e alla morfologia dell’habitat.

I 3 livelli sono personalizzabili in base alle esigenze di dotazione e garantiscono il rispetto degli standard di qualità, efficienza e sicurezza. Nel dettaglio:

LIVELLO 1

– è il livello minimo per cui un impianto possa essere considerato a norma e prevede:

un numero minimo di punti-prese e punti-luce in funzione della metratura o della tipologia di ogni locale dell’appartamento;
un numero minimo di circuiti in funzione della metratura dell’appartamento;
almeno 2 interruttori differenziali al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio

LIVELLO 2

– rispetto al livello 1, prevede un aumento della dotazione e dei componenti, oltre che l’installazione di dispositivi per la protezione e la sicurezza della casa quali il videocitofono e l’anti-intrusione.

LIVELLO 3

– oltre a un ulteriore aumento delle dotazioni, introduce la domotica a beneficio del risparmio energetico all’interno dell’abitazione. L’impianto per essere considerato domotico deve gestire almeno quattro funzioni domotiche, tra cui: anti-intrusione, controllo carichi, gestione comando luci, gestione temperatura, gestione scenari, controllo remoto, sistema diffusione sonora, rilevazione incendio, sistema antiallagamento e/o rilevazione gas.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Relazioni Esterne CEI
relazioniesterne@ceiweb.it
Tel. 02 21006.207/231

CLASSIFICAZIONE IMPIANTI ELETTRICI DOMESTICI

Nel mese di settembre è entrata in vigore la nuova variante alla norma CEI 64-8, norma di riferimento per gli impianti elettrici.

La variante alla norma CEI 64-8 adotta una classificazione degli impianti elettrici in tre livelli, con regole da applicarsi agli impianti di unità immobiliari a uso residenziale.

Questa classificazione descrive ciò che gli utenti potranno scegliere nel momento in cui, rivolgendosi a un installatore di impianti elettrici, decidano di installare un nuovo impianto oppure di rinnovarlo.

L’utente finale potrà d’ora in poi chiedere all’installatore che la realizzazione dell’impianto elettrico sia di livello 1, 2 o 3, dove il livello 1 individua la configurazione minima che dovrà avere un impianto perché possa essere considerato a norma. I livelli superiori 2 e 3 aumentano le prestazioni dell’impianto e quindi la sua fruibilità che si adegua alle necessità degli utenti e alla morfologia dell’habitat.

I 3 livelli sono personalizzabili in base alle esigenze di dotazione e garantiscono il rispetto degli standard di qualità, efficienza e sicurezza. Nel dettaglio:

LIVELLO 1

– è il livello minimo per cui un impianto possa essere considerato a norma e prevede:

un numero minimo di punti-prese e punti-luce in funzione della metratura o della tipologia di ogni locale dell’appartamento;
un numero minimo di circuiti in funzione della metratura dell’appartamento;
almeno 2 interruttori differenziali al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio

LIVELLO 2

– rispetto al livello 1, prevede un aumento della dotazione e dei componenti, oltre che l’installazione di dispositivi per la protezione e la sicurezza della casa quali il videocitofono e l’anti-intrusione.

LIVELLO 3

– oltre a un ulteriore aumento delle dotazioni, introduce la domotica a beneficio del risparmio energetico all’interno dell’abitazione. L’impianto per essere considerato domotico deve gestire almeno quattro funzioni domotiche, tra cui: anti-intrusione, controllo carichi, gestione comando luci, gestione temperatura, gestione scenari, controllo remoto, sistema diffusione sonora, rilevazione incendio, sistema antiallagamento e/o rilevazione gas.

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domenica 18 marzo 2012

IL FOTOVOLTAICO AIUTA LO SMALTIMENTO DELL'AMIANTO



Dal 1992 l’amianto è fuori legge in Italia, ma tuttavia ci sono ancora molti tetti di edifici ricoperti di eternit a causa degli alti costi di smaltimento.

Il fenomeno non è solo nelle città ma compare anche nelle campagne dove fioriscono capannoni, garage e annessi per mezzi agricoli ricoperti di amianto.

Secondo l’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro -Ispels – stiamo parlando di circa 26 mila posti da bonificare.

Le dimensioni del problema sono sicuramente maggiori, in quanto la ricerca ovviamente non puo’ arrivare a tutti i casi di edifici o siti fatti con amianto.

La soluzione pero’ arriva dal fotovoltaico.

La sostituzione delle coperture in Eternit/Amianto con pannelli solari fotovoltaici permette di ammortizzare i costi molto elevati degli impianti fotovoltaici tramite gli incentivi per lo smaltimento amianto.

Olte a questo c’è un incremento di 5 centesimi al kWh sulla tariffa incentivante del IV Conto Energia dato dal GSE.

Un’operazione quindi che offre solo vantaggi, sia per il cittadini che elimina in un solo colpo i costi di smaltimento dell’amianto, e vede l’aumento degli incentivi che per lo stato italiano che può ridurre la quantità di amianto presente sul territorio.