Impianti Elettrici civili -industriali

sabato 22 dicembre 2012

CONTO ENERGIA TERMICO


Il Conto energia termico è poco efficace, non può aiutare il mercato italiano delle pompe di calore a crescere. Questo il giudizio di Coaer (l'associazione dei costruttori di apparecchi per la climatizzazione), sul decreto ministeriale che disciplina gli incentivi per la produzione di energia termica tramite fonti rinnovabili. Secondo l'associazione di categoria siamo lontani dal coprire con i sussidi il 40% circa dell'investimento complessivo per installare dispositivi termici, come indicato nello schema di decreto. Perché «in realtà, per le pompe di calore, l'incentivo è calcolato sulla quantità di energia rinnovabile prodotta dall'impianto durante la stagione invernale e varia secondo la zona climatica d'installazione», si legge in un comunicato dell'associazione. Il risultato è che l'incentivo copre appena il 15-20% dell'investimento, per sostituire un impianto termico esistente con una pompa di calore nella zona climatica E (Milano, Torino, Venezia, Bologna). Percentuale che scende addirittura sotto il 10% per certi tipi di apparecchi e in altre zone climatiche.

Coaer, inoltre, ritiene troppo basso l'ammontare dei fondi per finanziare il Conto termico, pari a 900 milioni di euro l'anno, di cui 700 per i soggetti privati e 200 per la pubblica amministrazione. «Come associazione che rappresenta i costruttori di sistemi a pompa di calore - ha commentato il segretario di Coaer, Giampiero Colli - intendiamo attuare tutte le iniziative possibili per apportare le necessarie modifiche alla bozza del decreto, in modo che il Conto energia termico diventi uno strumento veramente efficace in grado di sviluppare il settore delle pompe di calore, con una ricaduta positiva sulla nostra economia».

mercoledì 19 dicembre 2012

Accumulo di energia elettrica




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L’accumulo di energia è considerato da circa un secolo una delle principali soluzioni per migliorare la flessibilità e l’efficienza delle reti elettriche. Tali esigenze sono cresciute con l’evoluzione del sistema di generazione edistribuzione dell’energia elettrica e con ladiversificazione degli usi finali. Inoltre, l’interesse per l’utilizzo dell’energia elettrica nella micromobilità urbana in alternativa ai combustibili tradizionali sta determinando lo sviluppo di una rilevante flotta di veicoli elettrici, che possono essere visti dalla rete sia come carico sia come elementi di un sistema diaccumulo distribuito.
Le batterie al litio sono il sistema di accumulo elettrochimico più interessante e in maggiore sviluppo perché presentano numerosi vantaggi, tra cui quello di poter essere utilizzate sia nella gestione del sistema elettrico che negli usi finali (ad es., su veicoli a trazione elettrica).
Nell’ambito della Ricerca del Sistema Elettrico, sono stati condotti da ENEA studi su applicazioni innovative di sistemi diaccumulo (batterie e supercondensatori) per uso industriale e terziario, in particolare l’applicazione a una funivia di undispositivo di accumulo elettrico a medio termine (batterie al litio) e l’applicazione a un carro ponte di un dispositivo diaccumulo a breve termine (accumulo con supercondensatori), con dimensionamento, valutazioni tecnico-economiche, simulazioni, realizzazione di prototipi e impianti per la sperimentazione sul campo in condizioni reali.
Il progetto avviato nel periodo 2008-09 è rivolto alla ricerca su batterie al litio con caratteristiche innovative, alle relative applicazioni industriali e alla valutazione, in condizioni di reale utilizzo, delle soluzioni più convenienti da un punto di vista tecnologico ed economico. In particolare nel periodo 2011-2012, le attività hanno riguardato:
  • ricerca di materiali e processi per migliorare le prestazioni degli elementi catodici e anodici;
  • realizzazione e prova di celle complete da laboratorio;
  • progettazione, realizzazione e prova di tecnologie di controllo e interfaccia di potenza significativa (10-20 kW) del sistema di accumulo con la rete e con utenze particolari;
  • validazioni sperimentali di un’abitazione civile con accumuli misti (termico ed elettrico) in logica “casa attiva”;
  • definizione e valutazioni di profili di prova per la verifica del prolungamento della vita utile “second life” delle batterie al litio usate nei veicoli elettrici;
  • indagine sulle potenzialità applicative nella rete elettrica nazionale di sistemi di accumulo alternativi a quello elettrochimico, quali nuovi sistemi di pompaggio di acqua ed accumulo di aria compressa (CAES).


Fotovoltaico con accumulo energia



Il V Conto Energia e l'importanza dell'autoconsumo

L'accumulo di energia elettrica è il requisito fondamentale per tutti gli impianti fotovoltaici ad isola (ovvero non connesse alla rete elettrica) e ci permette di accumulare l'energia prodotta in surplus dal nostro impianto fotovoltaico, per poi essere prelevata durante la notte, quando non c'è luce e l'impianto non produce.
Con l'entrata in vigore del V Conto Energia, che premia chi autoconsuma l'energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, inizia ad essere un discorso molto interessante anche per chi intende realizzare un impianto connesso alla rete.

Infatti maggiore sarà la quota di autoconsumo e maggiori saranno i benefici in termini di redditività. La parte di energia prodotta dall'impianto e auto-consumata ci permetterà di ricevere un doppio beneficio: 1) il risparmio sulla bolletta elettrica per il mancato acquisto dell'energia dalla rete (vedi costi energetici della tua bolletta); 2) la tariffa premio sull'autoconsumo (vedi tabella 1 e 2 alla pagina tariffe e premi del V Conto Energia).

Esempio pratico.
Un impianto fotovoltaico di 3kW che rientri nel 1°semestre del V Conto Energia avrebbe una tariffa omnicomprensiva pari a 0,208 €/Kwh e una tariffa premio sull'autoconsumo di 0,126 €/Kwh. Al primo colpo d'occhio la tariffa sull'autoconsumo sembrerebbe una fregatura, visto che è più bassa, ma come abbiamo già detto, ad essa va aggiunto il risparmio del mancato acquisto di energia elettrica dalla rete, che tra le varie voci riportate in bolletta si aggirerà intorno gli 0,18 €/Kwh. Quindi il paragone esatto sarebbe di un guadagno netto di 0,208 € per la tariffa omnicomprensiva e 0,306 €/Kwh (0,126+0,18) per la tariffa premio, ovvero una differenza di oltre il 50%!

Di seguito viene riportato un grafico tipico dei consumi di un abitazione (blu) e dell'energia prodotta da un impianto fotovoltaico (arancio). Il grafico mostra anche la parte di energia dell'impianto che viene “autoconsumata” e quella parte in surplus che viene ceduta alla rete.

energia prodotta e autoconsumata dal proprio impianto fotovoltaico

Un punto cardine, che il grafico mette in risalto, è la concentrazione dei nostri consumi energetici nella fascia oraria che va dalle 18:30 alle 22:30, ovvero subito dopo essere tornati da lavoro. Sfortunatamente, nel momento in cui ne avremmo più bisogno, l'impianto fotovoltaico non produce energia, obbligandoci ad acquistare l'energia che ci serve dalla rete elettrica e a caro prezzo.
Si denota anche che, durante la giornata, buona parte dell'energia prodotta dal fotovoltaico, eccede le nostre esigenze energetiche. Eccedenza che viene immessa in rete e che viene ripagata con la tariffa omnicomprensiva, che è anche la tariffa meno conveniente.
Solitamente una normale famiglia non riesce ad auto-consumare più del 30% dell'energia prodotta dal proprio impianto, 40% nel migliore dei casi. La rimanente quota andrà ceduta alla rete.
La soluzione, per sfruttare al massimo l'energia prodotta dal fotovoltaico e per aumentare la redditività del nostro impianto, si trova nei sistemi d'accumulo di energia.

Accumulare energia e massimizzare il rendimento


I sistemi d'accumulo, attraverso le batterie, hanno il compito di accumulare l’elettricità prodotta in eccesso rispetto alle necessità immediate di auto-consumo, per poi restituirla all’utenza quando l’impianto solare è inattivo, ad esempio nei momenti di scarsa insolazione o nelle ore notturne. In questo modo si massimizza l'auto-consumo di energia prodotta dal fotovoltaico, lasciando la rete elettrica come risorsa ultima di scorta.
Accumulare l'energia prodotta dal nostro impianto fotovoltaico ci permette dunque di massimizzare i vantaggi derivanti dall’autoconsumo:

1) tariffa premio sull'autoconsumo;
2) non consumiamo l'energia della rete risparmiando così sulla bolletta;
3) ci tuteliamo dai futuri aumenti della bolletta elettrica.

Il "Riutilizzatore energetico" per l'accumulo di energia

L'accumulo di energia, anche per impianti connessi alla rete, è diventata una nacessità da un paio di mesi , visto che fino a qualche tempo fa era prerogativa dei soli impianti fotovoltaici stand alone “non connessi alla rete”.
Per questo motivo la tecnologia è in parte ancora nuova e poco testata, risulta dunque difficile trovare prodotti economici, funzionanti e che diano garanzia di lunga durata.
Esiste dunque una soluzione ai nostri problemi di accumulo energetico?

La risposta è SI. Dopo anni di studi, test e ricerche siamo alla fine riusciti a trovare un sistema d'accumulo energetico che ci dia garanzia di affidabilità, lunga durata, sicurezza, bassi costi d'acquisto e di installazione..
Il prodotto in questione è stato battezzato dal suo ideatore “Riutilizzatore energetico” ed è appunto un sistema d'accumulo energetico studiato sia per impianti che vogliono restare completamente isolati dalla rete “stad alone”, sia per impianti che vogliono rimanere collegati alla rete, ma far si che quest'ultima sia solo un serbatoio da cui prelevare energia solo in caso di necessità, ovvero nel caso in cui l'energia fotovoltaica accumulata non dovesse essere sufficiente.

Che cos'è il "Riutilizzatore Energetico" e quali sono i suoi vantaggi?

Il "Riutilizzatore Energetico" può essere classificato come elettrodomestico, anche se la sua funzione è più simile a un comune gruppo di continuità.
Lo etichettiamo come elettrodomestico perché, nel momento in cui l'energia viene accumulata, il contatore del G.S.E. segnerà tale energia come "autoconsumata" da un comune elettrodomestico, ottenendo così la tariffa premio sull'autoconsumo.
Il sistema d'accumulo del "Riutilizzatore Energetico" è formato dalle batterie e da una centralina elettronica. La centralina elettronica, tramite l'uso di un sofisticato software, gestisce l'energia prodotta dal nostro impianto fotovoltaico e se necessario preleva energia dalla rete.
Il sistema è stato ideato per mantenere il più possibile la nostra abitazione autonoma, quindi staccata dalla rete elettrica e gestisce la potenza di carica delle batterie in modo da massimizzarne la durata.
Nel caso in cui la rete dovesse avere qualche malfunzionamento, lasciandoci senza elettricità, il "Riutilizzatore Energetico" fungerà da gruppo di continuità, garantendoci autosufficienza energetica per svariate ore.

Ecco una breve sintesi dei vantaggi nell'installare il "Riutilizzatore Energetico".
  • Consumiamo l’energia fotovoltaica da noi prodotta, ottenendo un rendimento migliore grazie alla tariffa premio che si somma al risparmio in bolletta;
  • Protezione completa per la vostra casa (UPS);
  • La rete elettrica rimane come “sorgente di scorta” in caso di necessità;
  • Qualora la rete dovesse fallire casa vostra rimarrà sempre servita da corrente elettrica;
  • Il sistema garantische un flusso costante di elettricità in casa vostra: questo consentirà una maggior protezione a tutti i vostri elettrodomestici;
  • Il sistema è modulare: questo consente di pianificare lo stesso in base alle vostre esigienze energetiche o economiche. Il sistema può crescere con voi in qualunque momento.